giovedì 11 novembre 2010

William Dampier, Nuovo Viaggio Intorno al Mondo 1697 ( Mursia )

Un'Opera Monumentale, senza dubbio. L'unica pecca, se cosi puo' essere definita, si trova in copertina; Gli editori infatti propongono un titolo quantomeno bizzarro; " Memorie di un Bucaniere ". Voglio sperare che gli editori Mursia, storica casa editrice specializzata in racconti marinareschi, conoscano la basilare differenza  che intercorre tra Pirata, Bucaniere e Corsaro.In questo caso, a mio avviso, la parola  piu' azzeccata sarebbe stata "Pirata", o al massimo " Corsaro", e non mi sarei mai aspettato che qualcuno potesse definire Dampier un Bucaniere. Nell'Immaginario collettivo i tre termini spesso vengono confusi, sovrapposti, ed utilizzati per indicare la stessa figura d'uomo che, per quasi due secoli, ha terrorizzato le coste dell'America Centrale. La parola " Corsaro" deriva dalla Lettera, o patente, di Corsa, rilasciata dai governatori Coloniali ai Capitani,   i quali, muniti del documento, si abbandonavano a scorrerie o saccheggi "giustificati" dall'interesse Nazionale.Il termine "Pirata" e' estremamente ambiguo, e puo' riferisi tanto all'uno quanto all'altro dei due termini sopracitati. Veniva utilizzato per indicare, spesso con connotazione dispregiativa, tutti coloro che prendevano il Mare con l'intento di arricchirsi, o quantomeno di compiere gesta efferate, catturando vascelli o assaltando insediamenti costieri. Il Bucaniere, invece, fondamentalmente, e' un Cacciatore. Avevano fama d'essere tiratori infallibili, e dovevano la loro abilita' alla costante pratica esercitata nelle foreste di Cuba o della Giamaica, in cui cacciavano Vacche, tori ed altre creature dello stesso genere. Ora, Dampier menziona spesso nella sua Opera - almeno in cinque occasioni - " Tori e Vacche", avendoli personalmente incontrati durante le sue esplorazioni, nelle Indie Occidentali , prima, e in quelle Orientali, successivamente. L'averli incontrati, tuttavia, non fa di lui un Bucaniere, e , benche' l'autore dell'Opera abbia preso parte piu' di una volta alle battute di caccia , non si e' mai fatto cenno di una particolare sua abilita'  in questa disciplina, ne' s'e' parlato di un equipaggiamento tale da rendere necessario l'utilizzo di quel termine. Mentre scrivo, tuttavia, mi rendo conto che probabilmente la scelta di Mursia e' dovuta ad una mera questione Fonetica, se cosi posso definirla. " Memorie di un Bucaniere", suona decisamente meglio di " Memorie di un Corsaro", o " di un Pirata ". Si, ne sono convinto, il motivo e' senz'altro questo. Una casa editrice che vanta un'esperienza decennale in questo campo non potrebbe certo permettersi un errore del genere, e mi rendo conto d'aver peccato di Diffidenza nell'aver posto questo dubbio in Essere. Chiunque avesse qualcosa da dire, critica o commento che sia, non esiti a postarlo nello spazio sottostante. Urrah!

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